LA PITINA CHE ARRIVA DAL PASSATO.
Col primo freddo e l’arrivo della neve, in Val Silisia (Comune di Tramonti di Sopra) si macellava la capra per produrre le Pitine (i piu’ fortunati riuscivano ad abbattere il camoscio). Le Pitine prodotte venivano sistemate su degli assi di legno e messe ad affumicare. L’ambiente di affumicatura era lo stesso in cui si viveva, si mangiava, il fuoco veniva acceso sul “larin” cosi’ si affumicava le Pitine e si riscaldava la stanza. Il desiderio di assaggiare questo prodotto cosi’ profumato e saporito, era tale che veniva utilizzato in cucina quasi subito e normalmente le Pitine venivano cotte nel brodo di polenta. Questo succedeva per il fatto che le Pitine erano poche e il periodo invernale era lungo, per cui una Pitina doveva bastare per la cena di tutta la famiglia.