LA PITINA CHE ARRIVA DAL PASSATO.
Anticamente sulla superfice della Pitina, che veniva conservata per diversi mesi, fiorivano le muffe, bianche e soffici come il talco. La nonna, custode del camarin (antica dispensa, locale fresco e asciutto dove si conservava il cibo), prima di servire la Pitina a tavola, spazzolava le muffe e la lavava con acqua e aceto. Le Pitine, in quegli anni raramente si consumavano tal quali, di solito venivano servite sminuzzate e cotte nel brodo di polenta. Questo succedeva per il fatto che erano poche e il periodo invernale era lungo, per cui una Pitina doveva bastare per la cena di tutta la famiglia.